Portus, l’antico porto della Roma Imperiale


domenica 21 maggio 2017

Portus, l’antico porto della Roma Imperiale

Portus era molto più che il semplice scalo marittimo della città di Roma, era un vero e proprio hub dalle potenzialità strategiche straordinarie, un asse ideale di connessione tra la Capitale e i porti di tutto il Mediterraneo, dalla Francia all’Africa del Nord, passando per Spagna e Grecia. A due passi dall’aeroporto di Fiumicino, immersi in una splendida oasi verde, si trovano oggi le rovine di questo enorme complesso portuale che riforniva la Roma imperiale: un intricato insieme di strutture, fulcro del commercio e della fortuna dell’impero.

All’inizio dell’età imperiale Roma sentì l’esigenza di un porto sul mare

Era il 46 d.C. quando l’imperatore Claudio fece scavare un grande bacino di circa 150 ettari, chiuso da due enormi moli ricurvi. A nord e a sud due grossi canali, uno dei quali ancora visibile, permettevano la distribuzione dei prodotti nell’entroterra e prevenivano le piene del Tevere. Dopo poco più di 50 anni, Traiano decise di ampliare ulteriormente la capienza del porto, facendo costruire un secondo bacino di forma esagonale.

Se a quel tempo ci fossimo trovati su di una grande nave ad attraccare sulla costa di Roma, un enorme faro ci avrebbe indirizzato verso l’antico bacino di Claudio, più esterno, dove avremmo atteso il nostro turno per entrare. Avremmo poi attraversato dei canali, fino a raggiungere il porto di Traiano, profondo 5 metri e ampio 33 ettari, interamente scavato nella terraferma: un porto più sicuro e più adatto alle operazioni di attracco, carico e scarico delle merci e dove potevano ancorare fino a ben 200 navi.

portus 2

“Navigando” tra gli antichi porti imperiali

La nostra passeggiata inizierà “navigando” su quello che anticamente era il grande bacino di Claudio, oggi completamente interrato. Da lì attraverseremo i resti delle imponenti strutture funzionali del porto: costeggeremo magazzini, attracchi, rampe, bacini d’acqua artificiali e lunghi portici, immaginandoci la vita frenetica di quel tempo, l’incredibile viavai di persone e l’imponente traffico di merci provenienti da ogni parte del Mediterraneo.

La visita proseguirà fino ad arrivare ai grandi magazzini severiani, dalla cui sommità potremo sbirciare, dentro la tenuta privata della famiglia Sforza Cesarini, il grande bacino esagonale traianeo.

Il nostro viaggio a Portus si concluderà nei pressi di quel che resta dell’edificio più lussuoso del complesso, il Palazzo Imperiale, area interessata da nuovi scavi condotti dalla Sovrintendenza in collaborazione con l’Università di Southampton che hanno portato alla luce, tra le altre cose, un “Piccolo Colosseo” …chissà se avremo la fortuna di poter visitare anche questi scavi…

Sto caricando la mappa ....