Frammenti di un mondo sepolto: il ninfeo degli Annibaldi


sabato 09 novembre 2019

Frammenti di un mondo sepolto: il ninfeo degli Annibaldi

Come spesso succede nella città eterna quando si scava per realizzare strade, infrastrutture e servizi, emergono dal sottosuolo ambienti ignoti e dimenticati. È il caso di questo minuscolo ma preziosissimo sotterraneo, venuto alla luce nel 1895, durante i lavori per la costruzione di via degli Annibaldi, nei pressi del Colosseo.

Quel che rimane di un’antica villa di lusso

Situato sul colle Oppio, a pochi passi dalla famigerata domus aurea di Nerone, il ninfeo era probabilmente parte di una proprietà molto più ampia, una dimora aristocratica di lusso, risalente al I secolo dopo Cristo, che venne probabilmente smembrata proprio per lasciare posto all’immenso complesso edilizio voluto da Nerone. Il ninfeo, di cui oggi resta visibile soltanto una metà, era di forma allungata e con terminazione absidale, con una grande vasca d’acqua al centro completamente rivestita in marmo. Le pareti erano movimentate da 9 nicchie, 4 sono attualmente visibili.

Un suggestivo luogo di frescura e relax

La parola “ninfeo” deriva da “ninfa”, ed è proprio a queste creature semidivine che i ninfei erano dedicati. Per questo, i ninfei volevano richiamare i luoghi naturali cari alle ninfe: le grotte, i boschi, i corsi d’acqua. I ninfei erano delle vere e proprie fontane, spesso seminterrate, fresche e ombrose, che dovevano riparare dalla calura estiva e ricordare gli antri umidi delle grotte, infatti erano spesso decorati da mosaici e pietre pomici.

Il ninfeo degli Annibaldi ci offre un esempio bellissimo e suggestivo di tali strutture, con la sua elaborata decorazione: le lesene sopra le nicchie sono infatti decorate da conchigliette minuscole, mentre i capitelli sono arricchiti da incrostazioni di madreperla, smalti, breccia e pietra pomice. Seppur piccolo e bruscamente interrotto dalle fondazioni moderne, il ninfeo ci lascia intuire e immaginare lo sfarzo, la ricercatezza e lo stile di vita delle famiglie aristocratiche della Roma antica.

Possono accedere al ninfeo un massimo di 8 persone alla volta; al fine di ampliare la partecipazione entreremo in due turni (14.45 e 15.30).

immagine del post: Sovrintendenza Capitolina [http://www.sovraintendenzaroma.it/content/archeologia-comune-ninfeo-degli-annibaldi-5]

Si avvisa che la visita è annullata, a causa del non raggiungimento della quota minima di partecipazione.

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