Secondo la tradizione, San Paolo fu decapitato nel 67 d.C. nella zona detta Aquae Salviae, alle porte di Roma, e la sua testa mozzata rimbalzò tre volte, dando origine a tre sorgenti, da cui il nome della località Tre Fontane.
La zona divenne ben presto luogo di pellegrinaggio e vi si installò un primo monastero, che rimase attivo, seppure con alterne fortune fino al 1140, quando papa Innocenzo II le volle affidare ai Cistercensi. I monaci lavorarono a lungo per modificare le strutture ereditate e renderle aderenti a quel “manifesto in pietra di una proposta di vita altra e alternativa“, una sorta di città ideale importata direttamente dalla Borgogna. In particolare la chiesa abbaziale scrive un episodio inedito nella storia dell’architettura romana e ancora oggi assolutamente originale, unico. Di questa fase rimangono alcuni importanti affreschi, situati nell’arco di ingresso dell’abbazia (il cd. Arco di Carlo Magno) e nell’ambiente oggi utilizzato come sala museale e negozio monastico. Per decifrarne la storia e i brani rimasti, ci faremo aiutare dai disegni contenuti in un antico manoscritto!
Visiteremo anche la chiesa del Martirio di San Paolo, secondo la tradizione edificata sul luogo dell’esecuzione del santo e in cui si trovano le tre fontane.
Alla fine della visita ci si potrà fermare allo spaccio dell’abbazia che vende miele, cioccolata, birra e liquori preparati dai monaci.
Questa visita sarà guidata da Sara Symeonides. Per comunicazioni urgenti potete contattare direttamente la guida al 328.0306257.