Palazzo Altemps e le sue collezioni di antichità


domenica 05 novembre 2017

Palazzo Altemps e le sue collezioni di antichità

La visita a Palazzo Altemps è un’occasione da non perdere per scoprire insieme un bellissimo e classico museo nel cuore della città. Il Museo di Palazzo Altemps è una delle quattro sedi del Museo Nazionale Romano insieme a Palazzo Massimo, alla Crypta Balbi e alle Terme di Dioclezano. Dei quattro è forse il meno conosciuto, ma ospita al suo interno collezioni di sculture antiche che possono regalare al visitatore forti emozioni.

Da Palazzo a Museo

Il Palazzo, situato tra Piazza Navona e il Tevere, in una zona che nell’antichità era occupata dalle officine per la lavorazione del marmo, sorse nel Quattrocento dall’accorpamento graduale delle case medievali presenti nella zona. Dopo essere passato nelle mani di diversi proprietari fu acquistato, nel 1568, dal Cardinale di origini austriache Marco Sittico Altemps che ne fece la sua dimora romana e fu poi venduto, alcuni secoli dopo, alla Santa Sede. Nel 1982 fu finalmente acquisito dal Ministero dei Beni Culturali che, dopo un accurato restauro, lo aprì al pubblico come nuova sede del Museo Nazionale Romano.

Cosa conserva il Museo di Palazzo Altemps?

Il museo ospita oggi cinque “collezioni di antichità” appartenute a cinque nobili famiglie romane. A partire dal Cinquecento si sviluppa infatti, grazie alla ricchezza archeologica di Roma, la tendenza a riunire insieme sculture e oggetti antichi come preziose testimonianze del passato: le nobili famiglie romane intendevano cosi rappresentare attraverso l’antichità il loro potere economico e politico, tanto che si contano a Roma nel Cinquecento almeno 100 collezioni formate da sculture antiche spesso provenienti da scavi effettuati nella città.

Contrasti temporali nelle sale del Museo

Contrariamente a tanti musei moderni la disposizione dei pezzi non segue un criterio topografico o cronologico, ma le statue sono disposte all’interno di Palazzo Altemps raggruppate secondo le diverse collezioni di provenienza formatesi nel Cinquecento. Visitando il museo ci si lascerà affascinare dunque dal gusto antiquario per l’ostentazione dei capolavori dell’antichità proprio di quel tempo: solo i pezzi più belli e significativi entravano nelle collezioni e dunque soltanto pezzi “esteticamente belli” ammireremo in queste sale. Le sculture, poche per ogni ambiente, si trovano all’interno di ampie sale decorate nel Cinquecento, e la loro disposizione da origine a numerosi contrasti visivi accattivanti: il bianco candido del marmo e il colore degli affreschi; le forme plastiche della scultura e la bidimensionalità delle pitture; l’antichità greca e romana e il Rinascimento.

Non solo collezioni ma anche scavi archeologici!

Come quasi sempre accade nel centro storico, la storia si stratifica in questi palazzi. Anche qui, nel corso dei lavori di restauro sono stati rinvenuti i resti di edifici più antichi che sorgevano nella zona. Durante il percorso dunque, abbandonando per un attimo le collezioni di antichità, entreremo in un sito archeologico: la “Sala della Torre” conserva infatti i resti di una torre di XII secolo e di ceramiche medievali rinvenute durante gli scavi… quale migliore occasione per comprendere ancora meglio la storia dell’evoluzione edilizia nel quartiere?

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