L’Isola Tiberina: dal Tempio di Esculapio ai sotterranei di S. Bartolomeo


sabato 16 febbraio 2019

L'Isola Tiberina: dal Tempio di Esculapio ai sotterranei di S. Bartolomeo

Spesso sottovalutata e un po’ lasciata in disparte, l’isola Tiberina, unica isola urbana del biondo Tevere, era in realtà un punto nevralgico della città antica. Anzi, si può affermare che senza l’isola Roma forse non si sarebbe sviluppata tanto: guado accessibile del fiume, attorno all’isola si sviluppò una zona di scambio e di mercato già dal IX secolo a. C, ben 100 anni prima della mitica fondazione di Roma! Oggi l’isola sembra avere un po’ perso la sua centralità e il ruolo di aggregazione: visitata da sporadici turisti curiosi o attraversata di fretta dagli abitanti per raggiungere Trastevere o il ghetto, resta un po’ in disparte rispetto al tessuto urbano. Ma come mai questo punto nevralgico dell’antichità, ancora oggi in posizione centralissima, viene spesso poco considerato?

Un destino millenario: l’isola e la medicina

La motivazione può forse essere cercata nella funzione che viene ad assumere storicamente l’isola Tiberina: quella medica. Oggi, l’edificio più importante dell’isola è l’ospedale Fatebenefratelli, fondato dalla confraternita di San Giovanni di Dio nel 1585. Ma questa destinazione d’uso a carattere medico ha in realtà origini antichissime: già nel 291 a.C., infatti, in seguito al diffondersi di una grave pestilenza, sull’isola viene eretto il tempio di Esculapio, dio greco della medicina. Divenuta quindi già in epoca arcaica il luogo dedicato alla cura dei malati, l’isola ha conservato questa funzione attraverso i secoli, non sempre in maniera virtuosa: l’area viene infatti spesso utilizzata come lazzaretto e isolata fisicamente (tramite l’erezione di muri) dal contesto urbano durante le pestilenze.

Può forse essere questo utilizzo dell’isola, mantenuto durante i secoli, l’origine della posizione e del ruolo un po’ marginali assunti dall’isola stessa.

Alla scoperta dell’isola

La visita ci porterà a passeggiare per l’isola Tiberina per ricostruire la sua storia leggendaria e per ritrovarne le caratteristiche e i luoghi nascosti: dalle sponde frontali rivestite in travertino ad imitare la prua e la poppa di una nave romana, passando per i ponti antichissimi che la collegano alla terraferma, per continuare con la torre medievale che ancora oggi domina il profilo dell’isola. L’itinerario si concluderà con la visita di un sotterraneo poco frequentato e conosciuto, aperto specificatamente per i nostri soci: la cripta della chiesa di San Bartolomeo. La chiesa infatti, anch’essa poco famosa rispetto ai notissimi edifici religiosi dell’urbe, nasconde una sorpresa inattesa: una piccola area sotterranea scavata recentemente, che conserva moltissimi dati e testimonianze della stratificazione storica e archeologica dell’isola, a partire proprio dai blocchi di tufo del tempio di Esculapio.

Sto caricando la mappa ....