La magnifica dimora del Cardinale: Villa Medici al Pincio e l’Accademia di Francia


domenica 11 giugno 2017

La magnifica dimora del Cardinale: Villa Medici al Pincio e l’Accademia di Francia

Festina Lente ci porta a visitare la bellissima e nota Villa Medici, che torreggia, con l’aspetto quasi più di una fortezza medievale che di una dimora rinascimentale, sul culmine del Pincio.

La villa, costruita a partire dal 1576 dal cardinale Ferdinando I de’ Medici, quinto figlio del Granduca di Toscana Cosimo I e avviato dal padre alla carriera ecclesiastica, si presenta come una splendida dimora di epoca manierista. Ferdinando I, pur essendo un ecclesiastico, non si risparmiò nella decorazione degli ambienti, dando sfoggio di lusso e cultura. Per la realizzazione della monumentale residenza, infatti, furono chiamati i più grandi artisti all’epoca operanti a Firenze, alla corte del Granduca, come l’architetto Bartolomeo Ammannati, che realizzò il bellissimo prospetto sul giardino, o il pittore Jacopo Zucchi, allievo di Vasari e autore delle decorazioni a tematica mitologica degli ambienti della villa.

Un museo a cielo aperto

Ma il cardinale Ferdinando non si accontentò di dotare la villa di decorazioni e opere dei migliori artisti contemporanei, rivolgendosi anche all’arte del passato e acquistando importantissime opere d’arte romana da collocare nella residenza: ad esempio il suggestivo gruppo dei Niobidi, rinvenuto nella zona di Porta San Giovanni, o i rilievi e le sculture acquistate dalla famiglia Della Valle Capranica, che finirono ad ornare la facciata sul giardino, ancora oggi una delle immagini più famose (e a ragione!) dell’intera villa. Il cardinale riuscì addirittura ad erigere, nel suo cortile, un vero obelisco egiziano, che proveniva dal tempio di Iside in Campo Marzio e che finì poi ad abbellire i giardini di Boboli a Firenze. Molte di queste opere erano esposte nei labirintici giardini della villa, strutturati in tre diverse aree, che divennero una sorta di museo all’aperto in cui si potevano ammirare le sculture antiche, le meraviglie botaniche e faunistiche importate da Ferdinando, e infine affacciarsi dai suggestivi belvedere e vedute panoramiche, che, dall’alto dell’ottavo colle di Roma, dominavano (e dominano) la città.

L’Accademia di Francia a Villa Medici

La storia della villa cambia con la dinastia degli Asburgo-Lorena, succeduta a quella medicea sul trono di Toscana: la famiglia, che eredita anche la residenza romana, decide di scambiarla con Napoleone, che ne vuole fare la nuova sede dell’Accademia di Francia. Dal 1803 quindi, villa Medici ospita questa importante istituzione culturale, fondata nel 1666 da Luigi XIV e tutt’ora funzionante. È attraverso questa vicenda complessa che Villa Medici è divenuta, attraverso i secoli, un monumento ricco, complesso e particolarissimo, che mescola assieme opere antiche, elementi rinascimentali e opere realizzate dagli artisti francesi residenti dall’800 a oggi, in un affascinante miscuglio di arte passata e contemporanea.

La visita

Il percorso ci porterà a scoprire proprio tutti questi aspetti della villa, portandoci da un periodo storico all’altro, compiendo continui salti temporali, per scoprire tutte le “sorprese” nascoste: dai giardini, allestiti cercando di suggerire il loro aspetto cinquecentesco e adorni di fiori, frutta e statue, alle stanze affrescate da Jacopo Zucchi, cioè l’appartamento privato del Cardinale e il suo studiolo privato, con un bellissimo pergolato colmo di alberi e animali esotici, ai gessi storici dell’Accademia, realizzati a partire dal ‘700 e importanti testimonianze del modo in cui gli artisti francesi residenti studiavano e copiavano l’arte dell’antichità.

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