La forma moderna della città: una passeggiata lungo Via Nazionale


domenica 25 marzo 2018

La forma moderna della città: una passeggiata lungo Via Nazionale

Continuando con le perlustrazioni urbanistiche, Festina Lente vi propone di approfondire ulteriormente l’area attorno a stazione Termini, con una visita a Via Nazionale: asse portante di Roma ancora oggi, che collega stazione Termini a Piazza Venezia.

Una via nata dalla speculazione edilizia

Partendo da Piazza della Repubblica, avremo modo di capire come nacque questo tracciato, in un periodo caratterizzato dalla speculazione edilizia promossa dall’arcivescovo Francesco Saverio de Merode, cappellano segreto del Papa, poco prima del 1870. Il progetto edilizio, che coinvolgeva tutta l’area, fu caratterizzato da edifici di bassa qualità, tanto che un celebre episodio narra che Papa Pio IX, ultimo Papa Re, durante una visita al cantiere del nuovo asse stradale, domandasse all’arcivescovo se i palazzi che si affacciavano sulla via fossero costruiti con la ricotta.

Un progetto mutevole

Vedremo come il progetto venne portato avanti anche dopo la conquista di Roma del 1870, fino a trasformare la via nell’asse portante della nuova capitale. Il progetto subì numerose variazioni e fasi ideative, e l’aspetto odierno della via fu raggiunto soltanto dopo molti anni: basti pensare che, inizialmente, si ipotizzò di costruire a piazza Esedra il monumento dedicato a Vittorio Emanuele II (l’altare della Patria) che venne invece poi collocato a piazza Venezia.

Durante la passeggiata avremo quindi modo di affrontare la storia degli edifici più importanti che si affacciano sulla via, cercando di capire per quale motivo essi furono collocati proprio su Via Nazionale: dal palazzo delle Esposizioni, all’Hotel Quirinale, prima struttura alberghiera costruita a Roma, all’antica chiesa di San Vitale, che si trova tutt’ora ad un livello di calpestio molto più basso della strada.

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