Il rifugio antiaereo di un Re: il bunker di Villa Ada Savoia


domenica 28 maggio 2017

Il rifugio antiaereo di un Re: il bunker di Villa Ada Savoia

Dopo la visita al sacrario delle Fosse Ardeatine, continua il ciclo di visite dedicato alle vicende della seconda guerra mondiale e dell’occupazione nazista a Roma: Festina Lente ci porta a vedere il bunker costruito dai Savoia nel bel mezzo di Villa Ada.

I Savoia e Villa Ada

I Savoia avevano acquistato la villa nel 1870, subito dopo la presa di Roma, e vi avevano fatto costruire la Palazzina Reale, oggi sede dell’ambasciata d’Egitto. Inizialmente residenza estiva e tenuta di caccia, la villa diviene la residenza ufficiale di Vittorio Emanuele III ed Elena di Montenegro. Villa Ada doveva essere, nelle intenzioni del sovrano, un rifugio di pace e tranquillità famigliare, ombroso e appartato dal brusio della capitale.

Le nuove esigenze difensive

Ma con lo scoppio della seconda guerra mondiale divenne chiara la necessità di difendersi dai bombardamenti aerei, e dietro insistenza di Benito Mussolini i Savoia decisero di dotare la loro villa di un rifugio antiaereo.

Il bunker fu costruito, scavando un tunnel all’interno di uno dei colli della tenuta, nel 1943. La precauzione, forse inizialmente ritenuta eccessiva dalla famiglia reale, rivelò invece la sua utilità al primo raid aereo degli alleati, avvenuto proprio nel 1943, il 19 luglio. Il bombardamento di San Lorenzo fu un evento drammatico e devastante, sia per l’impatto (si contarono circa 3000 morti e ingenti danni alla città) sia dal punto di vista morale: Roma, la capitale della cristianità e la città simbolo della civiltà occidentale era stata colpita.

La struttura

La struttura, abbandonata dal 1943 e aperta al pubblico dopo un recente restauro, ben conserva tutti i suoi elementi fondamentali: dal condotto di areazione, alle grandi porte con guaina antigas, all’uscita di sicurezza, all’impianto fognario. Costruita come un anello quasi interamente carrabile, il bunker era completamente autonomo e poteva offrire alla famiglia reale un rifugio sicuro per le poche ore dei bombardamenti.

La visita del bunker ci porterà nel vivo della Roma del ’43, permettendoci di ricordare gli avvenimenti più importanti (i bombardamenti, le “dimissioni” di Mussolini, il governo Badoglio, la fuga del Re, l’occupazione nazista) anche tramite le belle immagini d’epoca offerte da un documentario che sarà proiettato sulle nude pareti del bunker.

Nonostante la struttura sia rimasta chiusa e lasciata a sé stessa per più di 50 anni, il rifugio antiaereo dei Savoia è una testimonianza tangibile di un passato vicino, e la visita è un’occasione per toccare con mano le vicende di una storia troppo recente per essere dimenticata.

N.B. Per questo appuntamento non sarà possibile avvalersi dei buoni regalo in quanto l’ingresso al monumento prevede un costo fisso di 10 euro che comprende anche la visita guidata.

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