Il Mosé di Michelangelo e la basilica di S. Pietro in Vincoli


sabato 08 dicembre 2018

Il Mosé di Michelangelo e la basilica di S. Pietro in Vincoli

Il monumento funerario del papa Giulio II in San Pietro in Vincoli, meglio conosciuto per la più famosa tra le molte sculture che la compone, il Mosé di Michelangelo, è frutto di una lunghissima storia che attraversa tutta la prima metà del Cinquecento.

Commissionato a Michelangelo nel 1505, il monumento che vediamo oggi fu ultimato solamente 40 anni dopo e ben oltre la morte del papa. Il capriccio dei committenti, intrighi politici, alleanze e il grande cambiamento morale ed ideologico innescato dalla Controriforma hanno portato a innumerevoli cambi nel progetto, dalla collocazione al soggetto al numero delle statue e che vide anche l’intervento di altri artisti. Non stupisce quindi che Michelangelo in una famosa lettera definisca la questione come “la tragedia della sepoltura”.

Una storia avvincente che dice molto di Michelangelo come artista e come uomo e a cui con l’ultimo restauro si sono aggiunti nuovi dettagli e scoperte, nonché iniziative come il nuovo sistema di illuminazione inaugurato l’anno scorso e pensato per restituire all’opera la sua luce originaria.

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