Il Mausoleo delle Fosse Ardeatine


sabato 29 aprile 2017

Il Mausoleo delle Fosse Ardeatine

“Qual è il significato delle Fosse Ardeatine? Quale memoria ha lasciato la strage nazista compiuta a Roma il 24 marzo 1944, come rappresaglia dell’attentato partigiano di Via Rasella, in cui il giorno prima erano morti trentatré tedeschi? E quale rapporto si può istituire tra il ricordo di quella strage e l’identità collettiva di un’intera città?”

A. Portelli, L’ordine è già stato eseguito

Il Mausoleo delle Fosse Ardeatine, sacrario-memoriale della drammatica strage compiuta dai nazisti nel 1944, fu inaugurato nel 1949 e progettato da due gruppi di artisti e architetti italiani, che ricevettero il delicato compito di monumentalizzare il luogo per serbare il ricordo di un episodio tra i più drammatici della seconda guerra mondiale. Il complesso comprende il monolite (una lastra di cemento, cava all’interno, in cui sono alloggiate le sepolture dei 335 uomini fucilati), l’enorme statua di Francesco Coccia posta all’ingresso, e le cancellate di Mirko Basaldella a chiudere l’accesso principale e l’anfratto tra le rocce dove avvenne effettivamente l’eccidio. Il complesso comprende anche, e soprattutto, le tortuose gallerie della cava di tufo in cui si compì il massacro.

La visita ci porterà ad esplorare il sito, i corridoi silenziosi della cava, il mausoleo con le tombe e il piccolo museo che raccoglie ed espone una ricca documentazione cartacea, cercando di approfondire gli avvenimenti che portarono all’eccidio: non solo l’attentato di Via Rasella, ma anche le vicende dell’occupazione di Roma da parte dei nazisti, di Roma “città aperta”, dei bombardamenti e della resistenza nella Città Eterna.

Come sempre quando si affrontano temi delicati di memoria collettiva, chiunque voglia partecipare con narrazioni, racconti, riflessioni, è il benvenuto.

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