Dentro la Piramide Cestia: apertura speciale del monumento simbolo del quartiere Ostiense


domenica 05 marzo 2017

Dentro la Piramide Cestia: apertura speciale del monumento simbolo del quartiere Ostiense

Dopo tanti anni di chiusura al pubblico e un lungo periodo di lavori e restauri diretti dalla Soprintendenza Archeologica di Roma, è di nuovo possibile entrare dentro la Piramide Cestia: abbandonando l’attuale piano stradale e scendendo di 4 metri rispetto all’odierno livello della città, si raggiunge un piccolo ingresso alla base del monumento che, attraverso uno stretto cunicolo, permette di entrare dentro la Piramide, conducendo alla camera sepolcrale.

Cosa ci fa una Piramide a Roma?

La Piramide Cestia è infatti la tomba di Caio Cestio Epulone, un membro del collegio degli organizzatori dei banchetti sacri, che la fece costruire nel 18 a.C. in soli 330 giorni, come si legge nell’iscrizione incisa su un lato del monumento. Come fa intendere la sua forma, è anche una testimonianza, l’unica testimonianza sopravvissuta a Roma, di quella moda definita “Egittomania”, diffusasi alla fine del I sec. a.C.: nel 31 a.C. infatti, dopo la battaglia di Azio durante la quale Augusto sconfisse Antonio e Cleopatra e fece dell’Egitto una provincia romana, si diffuse a Roma una vera e propria ossessione per l’Egitto, per le sue forme e per la sua cultura.

Varcando la soglia del mondo ultraterreno

La visita guidata vi porterà nella camera sepolcrale dentro la Piramide, all’interno di un suggestivo ambiente con volta a botte, per ammirare i colori e le linee degli affreschi recentemente restaurati rappresentanti figure femminili legate al ruolo politico del defunto. E’ facile immaginare come la stanza potesse originariamente accogliere un prezioso corredo funerario, oggi scomparso: pensando che Caio Cestio Epulone, come un faraone, si fosse circondato di oggetti da portare con se nell’aldilà, in molti hanno infatti profanato questa tomba alla ricerca di un tesoro. Come nelle piramidi egizie, la camera sepolcrale era inaccessibile dall’esterno una volta chiusa, e oggi si vedono ancora i cunicoli scavati nella Piramide nel corso dei secoli, per raggiungere l’antica stanza funeraria.

Una nuova prospettiva sul monumento simbolo del quartiere Ostiense

Passeggiando nel giardino attorno alla Piramide, la visita guidata continuerà percorrendo un antico tratto dell’antica Via Ostiense: qui si vedranno anche i resti di un quartiere fatto di magazzini e abitazioni, sorto attorno al monumento e distrutto per la costruzione delle mura Aureliane nel 270 d.C. Questa prospettiva privilegiata sulla Piramide, solitamente visibile solo dal piano stradale, permetterà infine di apprezzarne la reale altezza – che supera i 36 metri – e il candore splendente del rivestimento marmoreo, recentemente pulito e restaurato grazie al finanziamento dell’imprenditore giapponese Yuzo Yagi.

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