APERTURA SPECIALE Il Mitreo del Circo Massimo: tra ipotesi fantasiose ed evidenze archeologiche


sabato 23 aprile 2016

APERTURA SPECIALE  Il Mitreo del Circo Massimo: tra ipotesi fantasiose ed evidenze archeologiche

Tra i tanti luoghi sotterranei che la città di Roma miracolosamente conserva, uno tra i più suggestivi è sicuramente il mitreo del Circo Massimo. Si tratta di uno spazio emerso negli anni ’30, durate gli scavi eseguiti per realizzare un deposito di scene e costumi del Teatro dell’Opera all’interno di un edificio dei Musei di Roma, e che include alcuni ambienti romani databili tra la fine del I e l’inizio del II secolo. Tali ambienti, forse parte di un edificio preposto al funzionamento dei giochi nel vicino Circo, furono modificati e trasformati in un mitreo durante il III secolo.

Cosa erano i mitrei?

I mitrei erano i luoghi di culto dedicati al Dio Mitra, erano solitamente costruiti in ambienti semi-ipogei o in grotte che erano accessibili soltanto agli iniziati. Si trattava infatti di un culto misterico ed iniziatico, che rimaneva escluso alle donne. Si conservano numerosi esempi di mitrei tra Roma e Ostia (basti citare a Roma il mitreo Barberini o il mitreo di San Clemente), spesso ornati da decorazioni figurate con episodi del mito di Mitra. Tra le scene più celebri è sicuramente l’uccisione del toro, che nel Mitreo del circo massimo troviamo ripetuta due volte, in rilievi marmorei. Questa rappresentazione, così come il contenuto specifico della dottrina mitraica, sono al centro dei dibattiti degli studiosi da lunghissimo tempo, ma ancora al giorno d’oggi è difficile avere risposte sicure e la religione mitraica resta sostanzialmente un grande punto interrogativo.

Un viaggio a ritroso da Roma all’antica Persia

Durante la visita affronteremo diverse tematiche: dall’introduzione e diffusione del culto a Roma, alla sovrapposizione con il culto del Sol Invitto, al controverso rapporto con il cristianesimo. Ma soprattutto, cercheremo di orientarci tra le numerose teorie interpretative proposte a partire dalla metà del ‘900 (alcune delle quali vere e proprie elaborazioni fantasiose) e cercheremo di ricostruire ciò che di certo esiste sul contenuto del mitraismo, basandoci innanzi tutto sulle testimonianze archeologiche e sulle caratteristiche dell’ambiente. Partiremo insomma dal dato fisico e visibile per affrontare la questione del messaggio del culto mitraico, in un viaggio a ritroso che ci porterà da Roma fino all’antica Persia.

Complici la bellezza e la forza evocatrice del luogo, dotato da un’illuminazione suggestiva, ci addentreremo nella dottrina mitraica, cercando di distinguere la leggenda dalla realtà storica.

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