Apertura Speciale! I sotterranei di S. Paolo alla Regola


domenica 04 dicembre 2016

Apertura Speciale! I sotterranei di S. Paolo alla Regola

Scendendo una scalinata posta al piano terra di Palazzo Specchi in via di S. Paolo alla Regola, si scoprono alcuni ambienti di un’antica struttura romana. Ci si ritrova infatti, a 8 metri sottoterra rispetto al piano stradale, al livello più basso e più antico di una struttura antica originariamente alta quattro piani: qui si trovano ancora i possenti muri degli antichi magazzini realizzati sotto l’imperatore Domiziano, destinati alla conservazione delle merci che arrivavano nel vicino porto sul Tevere. Lunghe file di depositi, alternati ad ampi cortili, si allineavano lungo il fiume, permettendo la conservazione e poi lo smercio di tutti quei prodotti che dal porto di Ostia giungevano a Roma attraverso il fiume.

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Un palinsesto di vita vissuta

Risalendo verso la superficie si possono poi rivivere tutte le fasi di vita successive che si sono stratificate in questa struttura: i nuovi magazzini realizzati sopra i più antichi, le trasformazioni degli ambienti nel II secolo d.C. con la creazione di nuove aperture e piccoli balconi, sino ad arrivare agli ambienti di età costantiniana dalla funzione incerta: magazzini o residenze?
La nostra visita guidata partirà dunque dalla parte più profonda dell’edificio, per risalire piano piano verso la superficie seguendo l’evoluzione cronologica del complesso e interpretando ciò che le strutture ci dicono.

La “stanza della pittura”

Al livello più alto della struttura, quasi raggiunto il livello di calpestio moderno, ci sono ancora i resti di alcuni di questi ambienti di età costantiniana, di cui è difficile stabilire la funzione: da un lato infatti pareti affrescate che imitano il marmo e pavimentazioni a mosaico fanno pensare a ricche e nobili abitazioni, dall’altro invece vasche per l’acqua e buche sul pavimento riempite di calce non possono che rimandare all’impianto di strutture artigianali.

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Duemila anni di storia

Osservando Palazzo Specchi dall’esterno si può infine leggere la storia di questo complesso dall’età antica sino all’età moderna: un piccolo frammento di muro in opera reticolata all’altezza del primo piano indica fin dove dovevano arrivare i muri delle strutture romane i cui livelli inferiori sono conservati sottoterra; una torre e una piccola finestra, una bifora, testimoniano la fase medievale del complesso, mentre la struttura principale di Palazzo Specchi ci ricorda la sua realizzazione nel Cinquecento. Non mancano infine le più recenti demolizioni degli anni ’30 per la realizzazione di nuovi complessi abitativi molto più grandi e imponenti, da leggere nelle assenze e nei vuoti intorno al palazzo che si è miracolosamente salvato dalle distruzioni.

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