Alla scoperta di Ostia Antica, la prima colonia di Roma


domenica 13 maggio 2018

Alla scoperta di Ostia Antica, la prima colonia di Roma

Le origini precise della città di Ostia, che deve il suo nome al termine latino Ostium (foce del fiume) sono ancora dibattute. Una antica tradizione attribuisce la fondazione della città di Ostia al quarto Re di Roma, Anco Marcio, anche se le prove archeologiche a favore di questa ipotesi sono rare e discutibili. Sicuramente, il primo insediamento noto a livello archeologico, quello del Castrum, che si presenta come una cittadella fortificata a 16 miglia da Roma, nasce poco dopo la conquista di Veio del 396 a. C. Il ruolo militare dell’insediamento – una vera e propria colonia marittima per la difesa costiera – era inizialmente prevalente, ma già dal II a.C. la cittadina diviene fondamentale come attracco portuale, connesso allo stoccaggio e alla distribuzione del grano e si avvia a diventare una città autogovernata.

Da insediamento militare a cittadella di commerci: lo sviluppo della città

Già dal III secolo a.C. l’insediamento inizia ad espandersi oltre il Castrum, e alle mura si addossano una serie di botteghe e di strutture residenziali: la città cambia lentamente aspetto, divenendo una vera e propria cittadella portuale e commerciale, circondata da una nuova cinta muraria in epoca imprecisata (probabilmente in età ciceroniana).

È però durante l’epoca di Augusto che la città viene monumentalizzata e assume un aspetto estetico degno dell’importanza politica e commerciale raggiunta. L’esempio principe del grandioso evento augusteo è il Piazzale delle Corporazioni, con i suoi splendici mosaici in bianco e nero.

La città augustea lacia però attualmente poche tracce, nascosta dalle successive grandi campagne di edificazione che coinvolgono Ostia: quelle voluta da Domiziano e Adriano ad esempio, che portano all’innalzamento del terreno e alla costruzione di moltissime strutture, da nuovi complessi di magazzini, a tipologie abitative più intensive (le insule, conservate benissimo e importanti per studiare questa tipologia edilizia che ha invece lasciato minori testimonianze a Roma), le bellissime terme decorate da marmi e mosaici.

Nel III secolo, la città entra definitivamente in crisi a causa dei mutamenti politici e sociali di Roma, e molti dei complessi termali e residenziali vengono abbandonati, e interi quartieri versano in condizioni di degrado. Nello stesso tempo però, si assiste alla costruzione di alcune lussuosissime domus dalle decorazioni meravigliose, come quelle in opus sectile oggi conservate al Museo dell’Alto Medioevo di Roma.

Ostia dopo l’epoca romana

Durante il medioevo Ostia fu utilizzata come una cava di marmi e di materiali da riutlizzare. I primi scavi nell’insediamento furono organizzati dal Petrini fra 1802 e 1804, seguiti da quelli ben più importanti ad opera di Visconti nel 1855, e dalla massiccia campagna tesa a riscoprire l’intera città organizzata durante il Regime fascista. In linea con la propaganda mussoliniana. Lo scavo, che voleva portare in luce l’insediamento il più rapidamente possibile, si presenta in realtà come un grande sterro, che eliminò molte delle tracce archeologiche relative alle fasi post-romane e non produsse una documentazione scientifica adeguata.

La visita

Ostia è un complesso archeologico dall’enorme importanza: si tratta di una città che, al pari di Pompei o Ercolano, si è interamente conservata nel suo aspetto originario, e ci offre la possibilità non solo di osservare e studiare complessi edilizie e strutture che non si sono conservate in gran numero a Roma (come insule, fulloniche, mitrei, locande, latrine), ma anche di avere una vivida impressione della vita quotidiana in età antica. I percorsi proponibili sono tanti e diversi, passando per i complessi termali, per l’area del foro, per il Teatro e il Piazzale delle Corporazioni… noi ci lasceremo guidare non solo dalla storia, ma anche dalle improvvise suggestioni di un mosaico che si intravede in un vicolo, di una colonna che svetta oltre un muro.

Sto caricando la mappa ....